mesoterapia
 

LA MESOTERAPIA: UN AIUTO PER GLI ATLETI

Dr. Massimo Guglielmi


La mesoterapia è un metodo di terapia iniettiva farmacologica molto particolare. Si somministra un farmaco della farmacopea ufficiale nel derma di un’area topografica corrispondente alla proiezione cutanea di un organo o di parte di organo che è sede di un processo patologico.

Tale metodologia è definita IntradermoTerapia Distrettuale (ITD) e si effettua con una serie di microiniezioni nel distretto cutaneo corrispondente.

La mia personale esperienza di atleta e di medico di molti atleti e persone dedite all’allenamento, mi ha dimostrato l’efficacia e la riduzione degli effetti collaterali dei FANS (farmaci antinfiammatori) che si ha grazie a questa metodologia terapeutica.

Purtroppo le tendiniti, le contratture, le lombalgie ed i traumi in genere, entrano in modo ricorrente a far parte delle esperienze di coloro che dedicano il loro tempo libero all’allenamento, allo sport e soprattutto all’agonismo. Talora questi stessi soggetti sono abituali utilizzatori di farmaci antinfiammatori  e spesso dimenticano o non conoscono i gravi effetti collaterali che tali farmaci possono generare, soprattutto se usati ad alte dosi o per lunghi periodi.

I FANS agiscono inibendo la biosintesi delle prostaglandine tramite il blocco della cicloossigenasi (COX) che è presente nell’organismo in due forme: la COX-1 essenziale per mantenere le funzioni fisiologiche (flusso renale, integrità della mucosa gastrica, omeostasi antitrombogena, aggregabilità piastrinica) e la COX-2 responsabile del dolore e della risposta infiammatoria.


Per questa loro caratteristica farmacologica i FANS sono gravati dai seguenti effetti collaterali:

  1. Gastrolesività: si hanno perforazioni o sanguinamenti di ulcera nel 2% dei pazienti trattati per 2 o 3 mesi e nel 4% di quelli trattati per un anno (Paulus, Current Therapy 2003). Le percentuali aumentano in caso di pazienti più anziani (over-65), che per i loro frequenti dolori sono dei grandi utilizzatori di FANS (Walson, Current Therapy 2006).

  2. Nefrotossicità: i FANS diminuiscono il filtrato glomerulare, sono causa di acidosi tubulare renale, nefrite interstiziale, sindrome nefrosica, necrosi papillare ed insufficienza renale acuta. Sono due i meccanismi responsabili dei danni renali: l’interferenza con le prostaglandine renali vasodilatatrici ed un’alterazione della normale vasodilatazione midollare di difesa che si verifica sotto stress. Il danno renale è più frequente negli anziani, nei cardiopatici ed associando terapie diuretiche (Walson, Current Therapy 2006) od altre terapie farmacologiche. Proprio l’associazione FANS e pressione elevata, tipica di molti bodybuilders professionisti grandi utilizzatori di farmaci, pare sia alla base dell’epidemica insufficenza renale di molti atleti d’èlite.

  3. Tossicità epatica per terapie croniche (dopo 4 settimane). Un aumento delle transaminasi (segno di danno epatocellulare) si ha nel 5,4% dei pazienti trattati con aspirina e nel 2,9% di quelli trattati con altri FANS (Paulus, Current Therapy 2003).

  4. Disturbi neurologici: cefalea, disturbi visivi, convulsioni, capogiri, sonnolenza, confusione mentale, meningite asettica, psicosi (in particolare con l’Indometacina ed i suoi derivati) (Bartoccioni, Terapia 2008).

  5. Aggravamento dello scompenso cardiaco in seguito a peggioramento del funzionamento renale.

  6. Riduzione dell’aggregabilità piastrinica ed alterazioni della crasi ematica (cioè alterazioni del rapporto tra le varie cellule del sangue).

  7. Potenziamento degli effetti degli antidiabetici orali, dei dicumarolici, degli antiaggreganti e del litio.

  8. Aggravamento della Psoriasi (Walson, Current Therapy 2006).


Come potete vedere, i FANS, che vengono assunti con una leggerezza inspiegabile da grandi e piccini, possono essere anche molto pericolosi.

Di solito in caso di tendinopatie o altri tipi di dolore ed infiammazione, la terapia sintomatologica, consiste nell’assunzione per 5-6 giorni di un FANS. In questo modo si ha una riduzione del dolore e dell’infiammazione e pochissimi effetti collaterali.. In casi di dolore recidivante si prosegue l’assunzione per altri giorni oppure si riassumono i farmaci in modo altalenante anche per lunghi periodi di tempo, incrementando in questo modo il rischio di effetti collaterali.


Ecco che in questi casi, la mesoterapia o ITD, può essere di grande aiuto.

Infatti il meccanismo d’azione dell’ITD, conseguenza di una particolare tecnica iniettiva, modifica la cinetica del farmaco:

  1. 1.L’iniezione nel derma rallenta la diffusione del farmaco;

  2. 2.L’inoculo nel derma dell’area corrispondente alla proiezione cutanea dell’organo leso, facilita l’interazione del farmaco con i recettori locali.

Quindi, praticamente, è sufficiente una piccola dose di farmaco nel derma in corrispondenza della lesione da trattare, per costituire un piccolo deposito intradermico che, diffondendo lentamente, andrà ad interagire in maniera quasi esclusiva con i recettori locali con prolungamento dell’azione terapeutica.

Con questo metodo si utilizza la metà od un terzo della dose giornaliera prevista per un ciclo di terapia iniettiva intramuscolare ed inoltre tali risultati terapeutici si possono mantenere ripetendo il trattamento settimanalmente.

Per fare un esempio pratico, se il farmaco X, in un normale ciclo terapeutico viene somministrato a 100mg/die per 5 giorni, con la mesoterapia si utilizzerà solo 30-40 mg in un giorno per 3-4 volte in un periodo di 3-4 settimane. Quindi lo stesso dosaggio giornaliero viene “spalmato” in 3-4 settimane, con una maggiore concentrazione ed un prolungato effetto terapeutico nella regione da trattare ed un insignificante effetto a livello sistemico con una drastica riduzione di tutti i possibili effetti collaterali.

Come al solito è bene limitare i movimenti che producono dolore, imparare la corretta esecuzione dei più importanti esercizi di allenamento coi pesi (consiglio vivamente “Tecnica di allenamento con i pesi” di Stuart McRobert), riposarsi adeguatamente tra le sedute di allenamento più pesante, seguire una dieta ricca di principi nutritivi ed eventualmente integrarla di sostanze benefiche (antiossidanti, olio di pesce, glucosammina) e se il dolore permane: farsi visitare da un medico, riposarsi un paio di settimane e fare qualche seduta di Mesoterapia.

In bocca al lupo e buon allenamento.



Bibliografia

  1. B.G. Katzung “Farmacologia generale e clinica”. Ed. Piccin

  2. Sergio Maggiori “Manuale di Intradermoterapia Distrettuale”. EMSI (Edizioni Medico Scientifiche Internazionali)

  3. Pocket Manual “TERAPIA 2008”. Ed. La Treggia



Per qualsiasi domanda potete contattare il Dr. Massimo Guglielmi tramite e.mail: massimo@massimoguglielmi.it